Amico Cariss.mo
Verona Li 7 Gennajo 1856
Ho esaminato i nostri conti che ho trovati in perfetta regola. Sono ancora creditore di Aus. L: 2.50 per la parte dell’Ottavino nel Rigoletto che feci estrarre l’anno scorso in carnevale.
Non resta altro che tu dia un’occhiata al complessivo ricavo dei noli della Fiorina dei tre primi anni, per vedere se di mia parte (cavate le L: 2000) me ne venisse forse qualche profitto. Esaminato che avrai questo, mi scriverai, che ti spedirò subito la somma di cui sarò debitore.
Jeri sera andò in iscena il Trovatore; vi furono degli applausi e dei zitti, ma nel complesso il Baucardè ha vinto nella difficil lotta, e proseguirà la stagione, Dio lo sa, con quante recite di Trovatore!!
Il Corti mi ha pagate le Aus. L: 800.
Nel caso che si facessero i Vespri Siciliani ho fatto già presente all’Autorità, come pure alla Presidenza, che converrà aumentare il numero dei Violini, e quello dei Violoncelli perché non ne abbiamo che uno solo! Vedi miseria! Vedremo quale ne sarà il risultato. A mio modo di vedere, mi pare che si avrebbe fatto meglio di protrarre la rappresentazione di quest’opera per la nuova apertura del Teatro Filarmonico, con tutti quei mezzi e quegli accessori tanta [sic] necessari per la buona riuscita dei Vespri Siciliani. Il malumore del pubblico è troppo grande quest’anno, e non avremo certamente un lieto fine.
Ti saluta frattanto caramente
Il tuo aff. amico
Carlo Pedrotti
(indirizzo)
Signor
Tito Ricordi
Editore di musica
Milano
(il timbro postale riporta)
MILANO
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