97
Milan, 21 Novembre 1890
Je vous remercie beaucoup, cher Monsieur, de l’aimable communication que vous me faites avec vôtre estimée du 18 cour.
Les lettres du 7 et du 11 cour= de
Franchement, cher Monsieur Gross, permettez moi de vous dire qu’à mon point de vue,
Veuillez bien lire
Ne croyez-pas que je suis resté chez-moi tranquillement à etudier l’article 14!! – J’ai agi, fait agir….. mais rien on n’a pu faire – ni la Societé des Auteurs de
Si le procès est perdu, toutes nos œuvres datant d’une certaine epoque sont perdues, ainsi que les œuvres de Wagner!! – Les editeurs allemand vendront deux, trois, quatre partitions au prix de
Dans la lettre du 11 cour. –
Nos rélation avec les Directions des theâtres sont excellentes: ainsi la
Pour ce qui regarde
Enfin, cher
Et puisque je vous ai affligé avec une si longue lettre, permettez-moi de vous dire encore une chose toute à fait confidentielle. Après plus d’une année de pourparlers et de correspondance avec
Il faudrait absolument arranger tout ça et faire marcher enfin regulièrement toutes çes affaires.
Dans vôtre lettre du 18 cour/ = vous vous montrez disposé à faciliter sur la somme pour
En attendant l’honneur de vous lire, agréez, Monsieur, l’assurance de toute ma considération.
Ve De Giulio Ricordi
Ci inclus 2 lettres de retour
97.
pp. 180-185
CLET001974
Milan, 21 November 1890
Thank you very much for the information you so kindly provided in your esteemed letter of the 18th of this month.
The letters from
Frankly, dear
Please read
Don’t think that I remained at home quietly studying article 14!! – I took action and roused others to action…. but there was nothing to be done – nor was the Authors’ Association of Paris able to do better after considerable work, which continues even now.
If the court does not rule in our favor, all of our operas from a certain epoch are lost, as are the operas of Wagner!! – The German publishers will sell two, three, or four scores for 300 marks – and it will all end there! one will be able to do whatever one wants ….. there will be a constant stream of new arrangements, set to God only knows what text, and the chance to exercise a right that could have been introduced patiently, so that it might gradually become accepted practice, will be lost forever.
In his letter of the 7th
In his letter of the 11th
Our rapport with the theatrical administrations is excellent: in fact,
With regard to
Finally, dear
And seeing that I have troubled you with such a long letter, allow me to tell you one more thing which is absolutely confidential. After more than a year of negotiations and correspondence with
It is absolutely necessary to organize all of this and to resolve these various issues so that things finally function as they should.
In your letter of the 18th you suggest that you are willing to negotiate the sum for
As I await the honor of your response, please accept this assurance of my utmost respect and consideration.
Yours most sincerely, Giulio Ricordi
Enclosed: two letters to be returned to you
97
p.180-181-182-183-184-185
CLET001974
Milano, 21 Novembre 1890
Sig.r R. Von Gross.
Bayreuth (Baviera)
La ringrazio molto della gentile informazione che mi ha trasmesso con la sua stimata del 18 corr/.
Le lettere del 7 e dell’11 corr.= del S.r Fiscowich meritano un esame molto attento, perché partono da un punto di vista assai diverso dal nostro. Prima di tutto devo rettificare un parere del Sig.r Fiscowich, che le dice che è possibile una riduzione per compiacere Casa Ricordi. Si tratta di un parere completamente sbagliato – perché lo scopo non è compiacere o meno la nostra ditta, che non c’entra niente con i diritti degli eredi Wagner, e può benissimo fare a meno della somma modesta che potrebbe percepire per il noleggio del materiale, somma che rifiuterebbe quand’anche grossissima, allo scopo di fare un favore agli eredi Wagner.
Francamente, caro Signor Gross, mi consenta di dirle che a mio avviso il Sig.r Fiscowich non le dà affatto un buon consiglio spingendo per un processo in Spagna. Si fa forte del famoso articolo 14 della arcifamosa convenzione di Berna. Come lei sa sicuramente, la somma degli interessi che potrei far valere secondo quest’articolo sarebbe enorme, dato che per la nostra ditta si tratta nientemeno che di una parte delle opere di Rossini, Bellini e Donizetti, e di una gran parte delle opere di Verdi. Ho quindi studiato lungamente la questione, ho consultato eminenti uomini di legge, e molto a malincuore ho dovuto convincermi del grandissimo pericolo che deriverebbe da un processo. Certo, l’art.14 della Convenzione di Berna sarebbe eccellente!!.... ma il suo effetto è totalmente nullo a causa del protocollo che segue la suddetta convenzione. Conosco molto bene l’andamento del Congresso di Berna: i delegati italiani e francesi, d’accordo con il delegato svizzero avevano stilato l’art.14, inizialmente accettato. Ma i delegati inglesi e spagnoli ne hanno capito tutta la portata, e non venendo da paesi di produzione artistica, hanno insistito per il protocollo, distruggendo con ciò la forza dell’art.14: le insistenze dei delegati francesi e italiani non hanno portato a nulla – e sfortunatamente il delegato tedesco non ha capito il valore dell’art.14 dal punto di vista delle opere tedesche.
Legga per cortesia l’art.° 4 del protocollo, che riguarda l’art.° 14 della convenzione!!... Non fa né più né meno che piazzare le opere nelle stesse identiche condizioni di quelle derivanti dalle Convenzioni fra un paese e l’altro. In tal modo, sia le opere tedesche che quelle italiane si trovano nelle condizioni di partenza, e la Convenzione di Berna non apporta loro alcun vantaggio. Può darsi che qualcuno trovi esagerata questa valutazione!... e quindi che dica: non è chiaro… tanto vale tentare di trovare una soluzione tramite un processo!! – Secondo me… è chiaro: il processo sarebbe perso! – Perché, Signor Gross, deve sapere che tutte le direzioni dei teatri, gli editori, la stampa, prepareranno l’opinione pubblica in senso contrario, e non so se, con i tempi che corrono, potremmo gridare come il mugnaio: Ci sono dei giudici a Berlino!! – Lei mi ha scritto di sperare nell’appoggio della Regina!... ma che valore può avere in un paese retto costituzionalmente, e nel quale sarebbe sufficiente un’interpellazione parlamentare per far pendere da un lato piuttosto che dall’altro quella che, forse per cattiva abitudine, chiamiamo la bilancia della giustizia?......
Non creda che io me ne sia rimasto tranquillamente a casa a studiare l’articolo 14!! – Ho agito, fatto agire….. ma non c’è stato nulla da fare – né la Società degli Autori di Parigi ha fatto meglio, dopo un lungo lavoro, che continua ancora.
Se il processo è perduto, tutte le nostre opere di una certa epoca sono perdute, così come le opere di Wagner!! – Gli editori tedeschi venderanno due, tre, quattro partiture al prezzo di 300 marchi – e tutto finirà lì! se ne potrà fare quello che si vorrà….. si faranno sempre nuovi arrangiamenti, si canterà Dio sa quali parole, e l’esercizio di un diritto che pazientemente e poco a poco si sarebbe potuto far entrare nelle abitudini sarà così completamente perduto.
Nella sua lettera del 7 corr./ il Sig.r Fiscowich le porta come esempio gli incassi e i diritti connessi percepiti da una troupe teatrale francese! – Trovo che questo esempio non conti assolutamente nulla. Prima di tutto che opere si rappresentavano?... Senza dubbio delle opere moderne! – da cui la legittimità dei diritti. E quand’anche avessero dato delle opere che ricadono sotto le disposizioni del protocollo di Berna, non dimentichiamo che si tratta di una troupe francese, che aveva tutto l’interesse a riconoscere i diritti a degli autori francesi, che avrebbero potuto senza difficoltà far valere tali diritti in seguito! – A parte ciò, noi non riteniamo prudente, o equo, far pagare per le rappresentazioni di opere dei diritti altrettanto forti di quelli delle opere teatrali, perché non c’è paragone fra i costi che comporta la messa in scena e la rappresentazione di un’opera, con quelli di un dramma o di una commedia. A me sembra che si debba avere un obiettivo molto più alto, e che pur salvaguardando gli interessi che ci sono affidati, si debba piuttosto aiutare i teatri che, come lei sa, non si trovano certo al giorno d’oggi in delle condizioni di ricchezza e prosperità.
Nella lettera dell’11 corr. – il Sig.r Fiscowich sottolinea ulteriormente la paura di vedere Casa Ricordi calpestare i diritti degli eredi Wagner. Può rassicurarlo completamente!... Alla fin fine, visti i poteri che sembra avere per conto degli eredi Wagner, il Sig.r Fiscowich deve piuttosto temere di veder diminuire l’interesse economico. Io mi sono rivolto a lei in piena e totale buona fede: ho messo a sua disposizione sia l’esperienza di quasi un secolo di affari, e di almeno cinquant’anni di lavoro in difesa della proprietà artistica e intellettuale, sia l’influenza più o meno modesta che il nostro buon nome può esercitare.
Le nostre relazioni con le Direzioni dei teatri sono eccellenti: infatti la Direzione di Madrid ha ritenuto di farla valere, e naturalmente in difesa di ciò che ritiene un suo diritto, ha fatto uso, per mezzo d’un amico personale, il Sig.r Mancinelli, di frasi benevole nei nostri riguardi = il punto vero è far pagare i diritti di rappresentazione: il resto, è molto fumo e poco arrosto! –
Quanto a Bilbao, tengo a informarla che appena avuta la sua amichevole autorizzazione, lei è stato accreditato di 400 franchi, che troverà sul suo conto di fine d’anno.
Infine, caro Signor Gross, siamo ai suoi ordini e dipende da lei indicarci il percorso da seguire. Non le nascondo che ci penso molto, perché un processo perduto sarebbe anche un’enorme perdita per la nostra ditta, visto che si affermerebbe un principio che noi cerchiamo di combattere attraverso la prudenza, non la giurisprudenza.
E poiché l’ho afflitta con una lettera così lunga, mi permetta di dirle ancora una cosa davvero confidenziale. Dopo più di un anno di trattative e di corrispondenza con il Sig.r Furstner di Berlino, pensavo finalmente di aver combinato tutto! – Ma nel trattato c’è qualcosa che non è per niente chiaro. Il Sig.r Furstner ha un qualsivoglia diritto di rappresentazione?... Le dispiacerebbe esaminare i suoi contratti con il Sig.r Furstner?..... Una volta autorizzato da lei, pensa di poter avanzare e noleggiare la partitura italiana, beninteso riconoscendo al Sig.r Furstner la somma che gli spetta di diritto?...
Bisognerebbe assolutamente organizzare tutto questo e far funzionare finalmente come si deve tutte queste questioni.
Nella sua lettera del 18 corr/ = lei si mostra disponibile a venirci incontro circa la somma per Madrid, fatto salvo che i diritti degli eredi Wagner siano riconosciuti: questo è scontato. Ci dica dunque che somma dobbiamo chiedere a Madrid, e se la direzione accetta, va da sé che il contratto porterà la formula secondo i nostri accordi, senza di che non firmerò.
In attesa dell’onore di leggerla, voglia gradire l’assicurazione di tutta la mia considerazione.
S.o D.o Giulio Ricordi
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